Nasce dall’idea di una start up milanese la soluzione per ridurre le code in aeroporto ai controlli di sicurezza: è una cesta brandizzabile e flyer-friendly.
Quando si viaggia in aereo, uno dei momenti in cui si perde in assoluto più tempo è durante l’attesa del metal detector. Con gli elevati standard di sicurezza ormai in vigore, i controlli si sono fatti sempre più stringenti e approfonditi, con conseguente allungamento dei tempi di attesa.
Quattro ragazzi di Milano hanno individuato nella fase di svuotamento tasche il più grosso collo di bottiglia durante il deflusso dei viaggiatori attraverso i metal detectors e così si sono inventati One.Tray.
One.Tray è un nuovo tipo di cesta svuota tasche, più capiente e sponsorizzata, dove i viaggiatori possono riporre i propri oggetti personale in modo più ordinato e rapido, così da ridurre i tempi d’attesa al metal detector.
Le nuove ceste One.Tray oltre a essere più capienti, offrono anche la possibilità di organizzare meglio gli oggetti che ci portiamo dietro in ogni viaggio: tablet, monetine, cintura e orologio trovano il loro spazio dedicato all’interno di queste nuove ceste. Promettono i i quattro ideatori che con le nuove ceste le code al metal detector potranno essere anche dimezzate.
A rendere il tutto più sostenibile per gli aeroporti ci pensa la pubblicità. Allo scalo che deciderà di adottarle non costerà nulla di più perchè le ceste sono personalizzabili attraverso degli sponsor.
Ogni campagna pubblicitaria è a tempo (circa sei mesi) e allo sponsor viene concessa l’esclusiva sull’aeroporto durante tutto il periodo della campagna. Al termine della campagna, le ceste vengono riciclate e riadattate alle nuove forme e colori dello sponsor successivo.
Per ora il progetto è attivo presso gli scali milanesi e a Roma, ma già lo sguardo è rivolto all’estero.
Nel futuro di One.Tray già si pensa a nuovi materiali innovativi più leggeri, maneggevoli e resistenti, sempre nell’ottica di snellire le code e ridurre i casi di oggetti smarriti.
Basti pensare che in Italia i passeggeri dimenticano in ogni singolo aeroporto una media di 50 oggetti al giorno.