Ci sta provando per prima la United Airlines a ricavare carburante dalla spazzatura da impiegare sui suoi voli. Se avrà successo anche i voli saranno green.

Carburante dalla spazzatura per i voli della United Airlines

Sembra ci siano interessanti prospettive sul futuro della spazzatura. Almeno questo è quello che pensa la Fulcrum BioEnergy, società americana specializzata nella trasformazione dei rifiuti solidi urbani in biocombustili rispettosi dell’ambiente.

E la prima a crederci è stata la compagnia aerea United Airlines che, attraverso un investimento di 30 milioni di dollari, vuole garantirsi per prima questo bio carburante.

Comprensibile l’interesse della United, dato che il carburante è una delle voci di costo maggiori durante il volo: basti pensare che la sola United, infatti, impiega non meno di 15 miliardi di litri di carburante all’anno per operare i suoi voli nel mondo.

Il primo obiettivo sarà quello di collegare Los Angeles a San Franciso con un aereo sperimentale alimentato almeno parzialmente a rifiuti, arrivando a disporre di almeno di 180 milioni di litri del nuovo carburante dalla spazzatura. Una minima percentuale, quindi, ma è pur sempre un primo passo verso l’abbattimento delle emissioni.

La strada della ricerca è ancora lunga, ammettono anche dalla Fulcrum, ma la direzione è chiara: ottenere biocarburante dal trattamento della spazzatura urbana e dalla trasformazione degli oli derivati da grassi animali. Il biocarburante così ottenuto avrà un ridotto impatto ambientale e potrà essere miscelato con i carburanti standard attuali ottenuti da fossili.

In questa direzione la United Airlines non è nuova a test simili. Già in passato ci avevano provato con carburanti derivanti da alghe e gas naturale.