Completamente in controtendenza con il resto dei suoi concorrenti e in modo del tutto inaspettato, viste anche le condizioni economiche generali che l’Europa sta attraversando, il leader europeo delle compagnie aeree low cost alza gli stipendi.
Ryanair ha infatti appena siglato coi suoi dipendenti un accordo che prevede, a partire da aprile, un aumento medio del 10% dei salari in quattro-cinque anni, oltre ad aumenti generalizzati sulle indennità e una miglior organizzazione delle turnazioni.
I piloti si vedranno riconosciuti gli aumenti in cinque anni, mentre per il personale di volo il riconoscimento avverrà entro quattro anni. Entrambe le categorie avranno un aumento delle indennità. I piloti godranno infine di turni più favorevoli: quattro giorni di riposo ogni cinque volati.
Gli aumenti sono giustificati, secondo la direzione di Ryanair, dall’eccezionale produttività dimostrata da tutti i dipendenti. Questo premio, soprattutto in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, sembra quindi smentire le voci di alcuni ex dipendenti che avevano dipinto Ryanair come una dittatura.
Sta di fatto, che Ryanair, nonostante tutto e contro tutti, continua a crescere e ad avvicinarsi sempre più all’obiettivo dei 100 milioni di passeggeri trasportati all’anno.