Si chiama Naypyidaw, e dal 2005 è la nuova Capitale della Birmania. È più grande di New York ma ci abitano in pochi con il risultato che la bassissima densità di popolazione la fa sembrare una città semi deserta.
Da Novembre 2005, la sede del governo della Birmania venne spostata dalla Capitale di allora, Yangon, a Naypyidaw (letteralmente sede dei re).
Dopo il colpo di stato del 1962, la Birmania (o Myanmar) è governata da un regime militare. Ci sono poche notizie sul perchè la giunta militare al governo abbia deciso di spostare la sede del governo da Yangon a Naypyidaw, ma tra le voci in circolazione le più probabili sono: posizione geografica favorevole (sia militarmente che logisticamente), tentativo di decongestionare Yangon, la nuova urbanistica di Naypyidaw sarebbe stata pensata per rendere difficoltose eventuali sommosse popolari, ritorno all’antica tradizione dei re birmani che voleva che le capitali si cambiassero in funzione delle previsioni degli indovini.
Quel che è certo è che questa nuova Capitale birmana non è molto affollata. Si estende su di una superficie di 7.054 chilometri quadri (ovvero sei volte l’estensione di New York) ma i suoi abitanti non arrivano nemmeno al milione (924.608 secondo un censimento del 2009).
La sua densità arriva quindi a 131 abitanti per chilometro quadro, un valore che a prima vista la rende una città semideserta, quasi fantasma. Inoltre è un città costruita in mezzo a niente, in una zona arida e periferica.
L’architettura della nuova Capitale rispecchia tutto lo sfarzo nazionalistico della giunta militare al potere: enormi viali, grattacieli, hotel di lusso, teatri, musei e tutto quello che la Capitale di uno stato egocentrico dovrebbe avere.
Per anni a Naypyidaw è stato proibito l’ingresso di visitatori stranieri, che potevano entrare solo grazie a inviti speciali emessi dalle autorità. Oggi, invece, si può visitare liberamente.