Sembra incredibile ma esiste davvero: è il museo del pene e si trova in Islanda, oggi a Reykjavík.

La storia – Entra di diritto nell’elenco delle collezioni più strane del mondo questo museo dedicato al pene. Nato come collezione privata, la sua fondazione risale al lontano 1974 ad opera di Sigurdur Hjartarson, un professore di storia in pensione. Nel 2006 venne aperto al pubblico nella cittadina di Húsavík (nel nord dell’Islanda, vicino ad Akureyri); nel 2011 venne trasferito nella sua sede attuale di Reykjavík.

Sigurdur Hjartarson

Il museo fallologico, questo il suo nome scientifico, raccoglie solo apparati genitali maschili essiccati e conservati nella formaldeide o imbalsamati. Nella collezione del signor Hjartarson sono presenti 276 penidi 90 specie di mammiferi islandesi, alcuni dei quali estinti.

Il pene più grosso della collezione è quello appartenente a una balenottera azzurra: in realtà è solo una porzione, lunga 170 cm e pesante 70 kg (un pene intero sarebbe lungo 5 metri e pesante tra i 350 e i 450 kg). L’esemplare più piccolo è, invece, quello di un criceto: lungo appena 2 mm e visibile solo attraverso una lente di ingrandimento.

C’è addirittura un pene di essere umano, donato nel 2011 da un cittadino islandese alla sua morte, ma già altre quattro persone hanno sottoscritto un atto di donazione del loro pene a morte avvenuta.

Della collezione fanno parte anche ricostruzioni immaginarie dei peni di elfi, troll, mostri marini e altri personaggi appartenenti alla fantasia popolare, nonché numerosi oggetti d’arte e folkloristici a tema.

Ogni anno il museo attira oltre 11 mila visitatori da ogni parte del mondo. Per informazioni: www.phallus.is